domenica 27 maggio 2012

Intervista con Viva Press Uk




CANNES – Dopo aver terminato  i suoi doveri da vampiro, Robert Pattinson sta lavorando duramente per stabilire se stesso come uomo di primo piano, dove le sue doti di attore eclissano il suo status di rubacuori. Il suo nuovo film, Cosmopolis, diretto da David Cronenberg, è un grande salto in quella direzione. Facendo la loro prima premiere ufficiale al Festival di Cannes dove sono anche in gara, Cosmopolis vede Pattinson recitare nel ruolo di Eric Packer, un miliardario di Wall Street, la cui la vita subisce strani eventi, sullo sfondo di un rapido collasso dell'universo di Manhattan. In tutto questo, come spera Robert Pattinson di conquistare un nuovo pubblico? “Non mi aspettavo di essere in grado di trovare un progetto brillante come questo, anche se avessi potuto trascorrere la mia vita, lavorando con registi come David Cronenberg.” ci spiega Pattinson. “Ho condotto una vita fantastica finora come attore, ma sto cercando di trovare ruoli diversi e complessi il più possibile, ed essere in grado di lavorare su questo film, è un altro dono che mi è stato dato. Sta a me dimostrare di cosa sono capace ora.” Il pensiero va al suo precendente film, BEL AMI, non è riuscito ad affermarsi al box office. Ma Pattinson ha grande speranze, che Cosmopolis sarà il film che ridefinerà il suo personaggio sullo schermo. Pattinson è stato raggiunto a Cannes, dalla sua altrettanto famosa fidanzata e Twilight co-star, Kristen Stewart, anche se in genere evitano di apparire insieme, la Stewart ha spesso 'parlato' del loro rapporto.

Nella conversazione, Pattinson è estremamente gentile e sensibile, assolutamente indifferente della sua notorietà. Si ha l'impressione che sarebbe stato altrettanto felice se Cosmopolis fosse stato il suo primo film e il pubblico lo conoscesse di nuovo con questo.

Rob, il tuo ruolo in Cosmopolis è molto differente da quello che abbiamo visto fino ad ora. Come descriveresti il tuo personaggio, Eric Packer?
Lui esiste nel suo io, separato dalla realtà, in questo modo in tutto il film,  lui sta cercando di scoprire qualcosa sul mondo, come può viverci e come può adattarsi. Packer vive in questo universo complesso della finanza, il quale è guidato da algoritmi di negoziazione, e lui gioca la partita la quale è comandata da queste leggi che, sono per loro realtà distinte. Questo è il suo dilemma. Ha a che fare costantemente con i dati finanziari che lo proiettano verso il futuro, ma lui non sa cosa vuol dire vivere nel presente. Packer si è così scollegato dal mondo che è diventato diffice per lui capire come il mondo è davvero. Mi dispiace se suona molto metafisica, ma è così che la storia si sviluppa.





Quanto è stato difficile per te interpretare una specie di ultraterreno speculatore finanziario?
Questo personaggio è stato molto più esigente di qualsiasi altra cosa io abbia fatto. David voleva farmi lavorare in modo molto astratto, nel senso che lui non voleva che interpretassi il personaggio come se avessi una spiegazione logica per il suo comportamento. E' stata una sfida interessante per me, e ho dovuto farmi guidare quasi interamente dalle emozioni e dall'istinto, piuttosto che pensare come una scena o una frase si potesse collegare alla scena successiva. David voleva davvero creare un tipo di realtà alternativa per il film.

Hai avuto alcune scene di sesso piuttosto esplicite nel film, sono state difficili da fare?
Non ho avuto molti problemi con queste scene o per la nudità in  generale. Penso sia molto più complicato per le attrici, che sono preoccupate per come le scene possono essere sfruttate dai media, e da come le foto di nudo sono costantemente postate in internet. In Cosmopolis, le scene di sesso con Patricia Mckenzie (la sua bodyguard) sono state molto più difficili. E' stato strano, ma nel copione dovevamo raggiungere l'orgasmo all'inizio della scena e poi avere una discussione, ma David ha avuto la brillante idea di farci parlare mentre facevamo sesso. (Ride)

Sei contento che un film come Cosmopolis potrà essere la strada giusta, per cambiare la tua immagine di Twilight?
Mi auguro sia così, perchè quando si comincia una serie di film popolari come Twilight, questi tendono a sopraffare qualsiasi altra cosa tu stia facendo. Adesso The Hunger Games sta avendo un sacco di attenzioni e questa è una cosa buona per me, perchè mi da l'occasione di rompere questa percezione di me che è stata formata con il mio personaggio di Twilight. E' ironico, ma mi è stata offerta la parte in Cosmopolis proprio l'ultimo giorno di riprese di Breaking Dawn. E' stata una sensazione incredibile essere stato chiamato da David Cronenberg proprio in quel momento. Mi ricorda anche quanto sono grato ai film di Twilight per quello che hanno fatto per me.

Avevi sentito parlare del progetto prima?
Sì, il mio agente mi aveva mandato il copione da leggere circa un anno prima, ma a quel tempo, Colin Farrell aveva la parte, e io mi lamentavo con me stesso, che a me non era stato offerto nessun ruolo come questo. Ricordo che mi lamentavo anche con il mio agente del perchè stavo leggendo un fantastico copione, dove il ruolo non era disponibile. Poi, un anno dopo, David mi ha chiamato e mi ha offerto la parte.

Hai accettato subito la parte?
No. Per quanto strano possa sembrare, ero euforico e terrorizzato allo stesso tempo, ho passato una settimana a pensarci, prima di chiamare David e dirgli che accettavo.

Cosa ti ha fatto esitare?
La paura! (ride) Ho detto a David che ero confuso sul personaggio e lui l'ha apprezzato. Ha detto che non dovevo necessariamente capire il personaggio e che avremmo capito chi è, mentre giravamo il film. E' qualcosa che mi piace di David, lui non ha cercato di darmi delle risposte su tutto e mi ha dato tutta la libertà possibile per interpretare il personaggio, basandomi sul mio istinto. Di certo, questo tipo di libertà, presuppone anche che tu sia abile nel trovare quello che serve, per fare una performance avvincente, e in questo modo ho sentito di aver raggiunto un nuovo livello come attore,  con questo film. Ora ho smesso di preoccuparmi tanto.

Cronenberg ti ha spinto a raggiungere un altro livello come attore?
David mi ha aiutato un sacco, ma è stata anche questione di affrontare il materiale e cercare di buttarmi nel personaggio. E' stata la prima volta in un film, in cui cercavo di capire il carattere mentre giravamo, ma poi ho cominciato a sentire più confidenza con il mio lavoro e questo mi ha dato una diversa prospettiva, del mio lavoro in generale.  E' una sensazione davvero gratificante quando senti di aver affrontato le tue paure, e aver compiuto qualcosa, sopratutto quando la recitazione può lasciarti molto  insicurezza di te stesso e della tua professione. Sei spesso nel tuo piccolo mondo e hai bisogno di trovare ciò che è reale nella tua vita.

La tua carriera di attore è stata incredibile fino ad ora. Come surreale, o reale, ci si sente adesso?
Sono molto felice di essere dove sono ora. Sono in grado di andare avanti, fare il mio marchio e vedere fin dove posso arrivare. Come attore, i film di Twilight sono stati una rete di sicurezza per me. Non ho mai dovuto preoccuparmi degli altri miei film perchè sapevo che avrei avuto un altro film di Twilight da girare a pochi mesi. Ora questo senso di sicurezza non esiste più, e io sono nella stessa posizione di qualsiasi altro attore. Devo mettermi alla prova e trovare film interessanti, i quali spero avranno successo per costruire qualcosa di nuovo.

Ha molta importanza se stai facendo un grande film o un film indipendente, con lo stile di Cosmopolis?
Mi piace l'idea di recitare in piccoli film, perchè se non vanno bene al box office, la tua carriera non sarà necessariamente danneggiata. Non è il caso se tu lavori con grandi studio di film e hai dei flop uno dopo l'altro. In queste circostanze, la tua carriera ne soffrirà e potresti sparire molto velocemente. Il mio obiettivo principale è quello di trovare film interessanti e grandi personaggi, anche se ovviamente, bisogna raggiungere un certo numero di pubblico, e i tuoi film devono guadagnare qualcosa se vuoi continuare a lavorare. Ma non puoi ridurre il tuo essere attore solo a questo. Il tuo obiettivo principale dovrebbe essere il lavoro e vedere dove ti porta. Mi piace anche il fatto che in fim come Cosmopolis, tu stia fondamentalmente solo ascoltando quello che il regista sta dicendo e c'è molto coinvolgimento di altre persone nel processo creativo. Penso che il cinema sia molto più autentico quando sia il regista che gli attori lavorano insieme in modo creativo, come anche l'ambiente che si crea.

Quanto è stato difficile per te adattarsi a tutta questa fama e attenzione, con cui hai a che fare giornalmente?
(Ride) Devi solo imparare ad affrontare tutto e non farti infastidire delle attenzioni. Prima di tutto, è lusinghiero, e come performer, stai cercando ovviamente, l'approvazione del pubblico. In secondo luogo, ciò significa che la gente apprezza il tuo lavoro. Quindi è inutile lasciare che t'infastidiscano, perchè è una contraddizione e controproducente. Io vivo più o meno nel modo in cui voglio e devo semplicemente stare attento a dove vado o per quanto tempo sto in un posto. Devo stare attento se le persone twittano la mia posizione in un bar, ma di solito riesco a trovare un angolo tranquillo da qualche parte, dove non si forma una grande folla fuori dal locale!

Che dici dell'essere seguito?
Non è difficile evitare di essere seguito. Si impara con la pratica, diventando abbastanza esperti a sparire quando è necessario. Ma anche se la  gente ti ferma, di solito è abbastanza piacevole e a volte è possibile avere ottime conversazioni con i fan, che in realtà vogliono solo sapere che non sei uno stronzo o con un carattere orribile nella vita reale! (ride) Tutto dipende dal territorio. E' la natura del tuo lavoro perchè se, i tuoi film fanno successo, per un po' di tempo ci sarà molta follia attorno alla tua vita. La cosa peggiore è cercare di andare a grandi eventi, come un concerto rock o un festival della musica. Sono andato al Festival di Coachella, ed è stato un incubo a causa dei paparazzi. In pratica ho avuto solo modo di vedere i Radiohead e dopo, è stato tutto molto complicato.

Qual è la cosa migliore della tua vita da star?
Mi piace essere in grado di viaggiare in tutto il mondo. Andare ai Festival come Cannes o promuovere i miei film in altri paesi, è davvero un'esperienza incredibilmente interessante. Con i film di Twilight, è più difficile a causa del livello di attenzione da parte dei fan, ma quando puoi viaggiare  per girare un film in posti interessanti, o per promuoverli in tutta Europa si apre un mondo completamente diverso dal tuo. Amo le esperienze che vengono dai viaggi e anche se non sto lavorando mi piace essere in grado di esplorare città e culture diverse. Io amo tutto questo, ed è stranamente confortante per me sentire che non sono intrappolato in un posto, anche se ora sto più tempo a Los Angese piuttosto che a Londra.

Come pensi di essere cambiato?
Sono cresciuto. Mi sento come se sapessi molto meglio dove sta andando la mia vita, ed è meraviglioso sapere che il mondo è così aperto a te, e tocca a te fare il massimo per la tua vita.

Traduzione by noi | Testo

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