Ecco a voi il secondo capitolo della Fan Fiction della nostra Jennifer Sciaretta.
Se ve lo foste perso QUI troverete il primo capitolo.
Mi scuso per il ritardo,ma abbiamo potuto pubblicarlo solo ora!!!
2. INQUIETUDINE
Passai quella notte a rigirarmi nel letto, non riuscivo a togliermi dalla testa quello strano ragazzo ed il perché mi volesse a tutti i costi lontana da Forks. Perché era tanto affezionato a mia zia? E soprattutto, quando ci eravamo conosciuti? Ma alla fine il sonno e la stanchezza ebbero comunque la meglio su di me e caddi in un sonno profondo. L’indomani mi svegliai di buon ora e mi misi subito a lavoro sulla stesura del mio libro, ma ero troppo inquieta per starmene chiusa in casa… Dovevo uscire, avevo bisogno d’aria e cominciai a pensare che forse neppure vivere a migliaia di km da casa mi avrebbe aiutata a comporre il mio romanzo. Vagai tutta la mattinata per la città e per attenuare la mia strana insofferenza mi coccolai con un po’ di puro shopping. E' proprio vero l’aumento del sorriso di una donna è direttamente proporzionale all’alleggerirsi del conto in banca, e se il conto non è il tuo, il risultato si moltiplica per due! Come risultato dell’equazione mi ritrovai con le braccia piene di buste e con un gran sorriso stampato in faccia! La mia mattinata da girovaga terminò alla libreria di Lisa; adoravo quella ragazza e mi divertivo a comprarle delle cose quando facevo spese per me, mi faceva morire vedere la sua espressione di disappunto quando le consegnavo le buste, in quei casi era la prevedibilità in persona, sbuffava, corrugava la fronte e diceva –Jenny come devo fare con te!! non dovevi!! Ma possibile che ti piaccia tanto spendere soldi a vanvera??- Ma alla fine adorava quello che le compravo e mi ringraziava sempre con un grande abbraccio. Entrai nella libreria e la vidi arrampicata su di una scala; sistemava dei libri su di un alto scaffale. Schiarii la voce per attirare la sua attenzione, chissà la sua mente dove stava vagando in quell’istante “ oh Jenny ! sai stavo pensando proprio a te!” “ Ma va? E come mai?” Dissi mentre mi liberavo dalle buste “bèh volevo chiederti se eri riuscita a trovare quello che cercavi ieri” continuò mentre si apprestava a scendere dalla scala. L’attesi con le braccia incrociate e feci finta di non aver sentito le sue parole; solo il pensiero di quel nome ed il mio cervello si metteva in moto a formulare domande. Mentre si avvicinava la vidi puntare la catasta di buste che erano dietro di me “ shopping selvaggio è? Qualcosa non va!” La sua non era affatto una domanda era piuttosto un netta affermazione “perché me lo chiedi?” “ Bèh dal numero delle buste che nascondi la dietro vuol dire che ci hai messo parecchio a consolarti” - caspita mi conosceva proprio bene!- “ e già! Mi sono svegliata male questa mattina, ma spetta ho…” non mi fece neppure terminare la frase che ecco quell’espressione, aveva già capito che li c’era qualcosa anche per lei; cosi attesi la solita frase di rito o di circostanza, che ascoltai con un espressione divertita ed allo stesso tempo rassegnata sulla faccia “si adoro buttare via i miei soldi, e quando ne avrai voglia anche tu sappi che la tua amichetta non sdegna qualche regalino di straforo!” Ridendo presi la busta con dentro una sciarpa di lana tutta colorata; non appena Lizzy la vide disse “ma come devo fare con te! Tu! Tu sei… insopportabilmente adorabile!!! È bellissima e poi è cosi morbida sembra fatta di peluche!” Come avevo giustamente predetto, l’adorava! “ dovrei scommettere soldi su di te, diventerei milionaria” mi sedetti su una delle poltrone del piccolo salottino destinato ad i clienti e la vidi cambiare espressione poi posò la sciarpa sullo schienale della poltrona posta davanti a me “allora? Mi dici cos’hai?” La guardai per nulla sorpresa della sua domanda, era un’osservatrice impeccabile, non le sfuggiva mai nulla … Sbuffando sprofondai nella poltrona “ si ieri ho trovato ciò che cercavo, ma invece di chiarirmi le idee ho ottenuto l’esatto contrario, quel ragazzo mi innervosisce odio quella sua sicurezza, per non parlare del modo in cui mi guarda. Ha una strana influenza su di me, poi elude le mie domande la cosa mi irrita eppure resto li senza fare un fiato! La cosa non mi piace affatto!!” Dissi ormai saltellando sul divanetto presa dall’enfasi del discorso. Guardando Lisa la vidi ridere sotto i baffi “che c’è?!” tornai a sedermi “ti irrita, ma ti incuriosisce e tornerai a cercarlo... Jenny se ti conosco almeno un po’ come credo, so già che gli dargli il tormento fin quando non otterrai le risposte che vuoi, non è cosi?” Si era esattamente cosi “ok puoi scommettere anche tu su di me, sono la prevedibilità per eccellenza a quanto pare” restando seduta sollevai le gambe e mi abbracciai le ginocchia “ha anche detto di avermi già vista in passato, ma io sinceramente non ricordo di averlo mai visto, inoltre ha detto di aver conosciuto anche zia Alice e sembrava davvero addolorato per la sua scomparsa, ma come possono essere collegati, mia zia ha fatto perdere le sue tracce anni fa??” Lizzy mi guardò teneramente “tesoro non avere troppa fretta, sono certa che con il tempo e la calma riceverai tutte le risposte che cerchi, ma devi pazientare!” Si alzò all’arrivo di un gruppetto di studenti..ed io ne approfittai per uscire dalla libreria, era tempo di tornare a casa. L’uscita e la chiacchierata con Lisa avevano davvero compiuto il loro dovere, stavo decisamente meglio.
Grazie a Jackson rathbone page
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