Didier: Guardando il film mi è venuto in mente qualcosa che
avevo letto da qualche parte,secondo cui
l'Apocalisse si ha quando gli esseri umani perdono la loro umanità. Pensi
che il film parli di questo?
Rob: Sì, voglio dire. Penso sia una delle possibili
interpretazioni... Io pensavo alla speranza. La gente ha perso il senso della
speranza verso ogni cosa e penso dipenda anche dal posto in cui vive, ad esempio
se ci si ritrova nel mondo devastato del film. E ciò può dipendere dal punto di
vista prettamente economico o dall’estrazione sociale. La gente non vede via d’uscita.
Ci guardiamo intorno e ci chiediamo come
sia possibile vivere senza speranza. Vivere ha un significato? Non so se il
film racconta questo, perché ci sono mille altre interpretazioni.
Didier: Mi piace quello che hai fatto della tua carriera
dopo Twilight. So che ami molto il cinema, ne abbiamo parlato. Quando scegli un progetto come questo o come
quello con Cronenberg, lo fai per portare
il tuo amore per il cinema nel tuo lavoro?
Rob: Sì insomma, fondamentalmente dopo Cosmopolis, mi sono reso conto che se lavori
solo con grandi registi, non sarai mai deluso. Non importa quale sarà il
risultato, è sempre un'esperienza incredibile da vivere.
Il video dell'intervista QUI
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