venerdì 20 giugno 2014

NUOVA INTERVISTA DI ROB CON STAR TRIBUNE




I grandi film di successo rappresentano sempre una vetrina per gli attori. La carriera dell’attore Robert Pattinson è stata lanciata dai cinque film della Twilight Saga. Una carriera che gli ha dato notorietà in tutto il mondo e ricchezza ma che l’ha privato della cosa che più desiderava:la rispettabilità. Ma negli anni successivi, dopo la fine della Twilight Saga, Pattinson ha realizzato l’impossibile. Più e più volte ha scelto di lavorare con brillanti autori, Werner Herzog, David Cronenberg, James Gray, Olivier Assayas, impressionando il pubblico con le sue interpretazioni intelligenti, delicate, e molto poco alla Cullen. Ed è proprio questo ad averlo spinto ad interpretare un sudicio, violento e mentalmente difettoso nel thriller australiano "The Rover." E’ un netto cambiamento che mette l'attore di origine britannica a fianco dell’intenso Guy Pearce. Recitano nel ruolo di due riluttanti alleati a caccia della banda attraverso il desolato Outback. Pattinson ha ottenuto le migliori recensioni della sua carriera nel ruolo dell’irrequieto disadattato e balbuziente con un timbro nasale tipico della Florida. Il film è stato girato letteralmente alla fine della strada, ha spiegato in una recente conversazione telefonica. " Proprio a partire da quando non c’era più asfalto. In una strada sterrata per 2000 miglia esattamente all’altro capo dell’Australia. In una posizione centrale, in un villaggio squallido con una popolazione di 40-50 anime, nel bel mezzo del nulla. " Anche se le condizioni erano piuttosto dure "c'è qualcosa di veramente divertente nel dover stare tutti insieme", ha detto. "Può anche essere considerata come una sorta di vacanza. Mi sono divertito. " Ma non è stata la produzione piuttosto scarna ad averlo colpito,bensì il ruolo poco descrittivo, che gli ha offerto molto margine nella scelta di esecuzione, e gli ha permesso di far suo il personaggio stesso. La sceneggiatura è del regista David Michôd e di Joel Edgerton, entrambi anche attori. "C’era qualcosa di speciale anche nel dialogo. Ci sono due scene dialogate che rivelano delle cose indirettamente,in mezzo ad imponenti silenzi. Sapevo ad esempio che avrei dovuto portare a tavola dei sacchi. " "Ho pensato fosse divertente quando l’ho letto", ha detto Pattinson. Eppure il suo incontro per l’audizione con i realizzatori del film ha messo a dura prova la sua resistenza. " Sono il tipo d’attore che entra ed esce immediatamente. Ho un sacco di nevrosi che mi colpiscono quando devo fare un’audizione ", ha detto con una risata. "L'audizione è durata per quattro lunghe ore. Per i primi trenta minuti ero in pieno panico, non sono stato in grado di fare realmente qualunque cosa. Appena però siamo riusciti ad incriminare questo ostacolo iniziale, tutto è stato incredibilmente più facile. David ha capito perfettamente la situazione." Pattinson aveva ampia libertà di scelta per quanto riguarda la creazione del personaggio il timbro vocale e il look da adottare nello sperduto deserto. I suoi capelli sono stati tagliati soprattutto nella parte posteriore,rivelando la lunghezza del collo che appare estremamente vulnerabile. "Mi piaceva l'idea di vedere quell'osso alla base del cranio," ha detto. Con questo tipo di taglio era possibile rintracciare i tendini nella parte posteriore del collo. Ed è possibile individuare queste cose anche quando le telecamere non sul tuo viso. Sei ancora parte della scena. " Parallelamente alla premiere di "The Rover" a Cannes, Pattinson ha anche presentato la sua seconda collaborazione con David Cronenberg, il film satirico “Maps to the Stars.” Pattinson ha progetti in vista con Harmony Korine (“Spring Breakers”), James Gray (“The Immigrant”) e Werner Herzog che con “Rescue Dawn” ha dato un nuovo slancio alla carriera di Christian Bale dopo Batman.

Source | Via Via  Traduzione Nostra

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