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sabato 31 maggio 2014
Nuove still di The Rover
venerdì 30 maggio 2014
Olivier Assayas parla di Kristen con il Los Angeles Times.
Gli attori del franchising di questi tempi affrontano sempre più spesso ruoli piccoli e stravaganti, nel tentativo di mostrarci qualcosa di diverso, o semplicemente per dare una smossa all’abitudine. Pochi lo hanno fatto ultimamente con la serietà di Kristen Stewart. Mentre la serie di "Twilight" volgeva al termine, la Stewart ha iniziato ad utilizzare l’influenza derivata appunto dalla Saga, per provare generi differenti sullo schermo, come ad esempio l'adolescente Marylou nell'adattamento di Walter Salles "On the Road", un soldato dalla mentalità difficile nel dramma militare "Camp X-Ray" e, presentato a Cannes qualche giorno fa, il ruolo dell’ assistente personale di una famosa attrice in "Sils Maria", un dramma del poliedrico francese Olivier Assayas. Secondo il regista è un ruolo che cambierà radicalmente la visione che il pubblico ha dell’attrice. "Penso che la gente avrà una concezione completamente diversa di Kristen, dopo questo film", ha detto Assayas in un'intervista. "Capiranno quanto lontano può spingersi." La Stewart in realtà era stata scelta da Assayas per il ruolo di Jo-Ann, avrebbe dovuto interpretare la parte di una persona un po’ subdola,ma ingenua allo stesso tempo, qualcosa che ha già fatto nella sua carriera.Ma lei ha rifiutato,una decisione che il regista ha acclamato come una delle diverse scelte coraggiose che Kristen abbia mai fatto. "Questo dimostra quanto possa essere brillante Kristen", ha detto Assayas. "Tale parametro misura infatti la necessità di Kristen di sradicare qualsiasi confusione tra il personaggio pubblico ed i personaggi che interpreta." Assays inizialmente credeva che avrebbe avuto non poche difficoltà a convincere la Stewart a prendere parte al film. "Pensavo davvero che lei non avrebbe accettato, che l’avrebbe solo spaventata molto. " (Assayas ha concesso molta libertà al personaggio di Val, le ha permesso di divertirsi un po’ scendendo a patti con la fama,ma dall’altra parte dello schermo).
Fonte Via Traduzione Nostra
Nuova intervista di Kristen per Reuters (Cannes)
(Reuters) - Da Hollywood a Cannes, Kristen
Stewart
ha
lavorato duramente per mettere una certa distanza tra
la fama
acquisita
con "Twilight" e
i progetti
drammatici
più seri che sta abbracciando da quando il franchise
sulla storia d’amore vampiresca è giunto al
termine.
La Stewart, 24 anni, è diventata molto nota ai fan accanto
al fidanzato Robert Pattinson nella Saga di Twilight, dove interpreta una
ragazza adolescente innamorata di un vampiro. Quest’anno ha presentato il film
Camp X-Ray al Sundance dove interpreta
una guardia nel carcere di Guantanamo.
Nel suo ultimo film
"Clouds of Sils Maria," che ha debuttato al Festival di Cannes, la Stewart
interpreta l'assistente personale di un'attrice che sta invecchiando e si
ritrova a dover combattere contro la reazione dell’industria cinematografica al
suo invecchiamento.
In un'intervista con Reuters, l'attrice parla della fama e
di come si rapporta con le sue intuizioni.
All’improvviso è diventato il progetto perfetto. La mia
carriera è esplosa, si sa già, con Twilight, grazie al quale sono diventata
famosa. E’ singolare per me interpretare
l’assistente di un’attrice che poi si lascia andare a riflessioni su quel
mondo,descrivendo come funziona e quanto superficiale possa essere.
Hai lavorato con regista/scrittore europeo in questo film,
la mentalità europea differisce molto da quella americana? C’è più libertà d’azione
in un lavoro prettamente europeo rispetto a quanto potresti riscontrarne in uno
ad Hollywood?
Una libertà che
comunque non è assente negli Stati, ma di certo nell’industria cinematografica
non prevale questa sensazione di libertà, devi pensare bene al modo in cui puoi
dire ciò che vuoi dire, perché sei realmente preoccupato della reazione della
gente, non vuoi indispettirla. La mentalità europea differisce in questo, le
persone hanno meno paura e fanno le cose per se stessi. Per pura arte. E non
per commercializzare le cose. E’ una bella sensazione. Fare in film in sé è una
cosa ridicola. Stai interpretando una persona che non sei, e quindi fingi di
essere qualcun altro mentre le persone ti osservano mentre fingi di essere
qualcun altro. E’ folle. Ma ne vale la pena se stati dicendo qualcosa , può
essere trascendentalmente importante.
E’ difficile
rimanere se stessi mentre l’industria preme e tira in questo modo ed i media ti danno il tormento qualsiasi cosa tu faccia?
Non faccio quel che
faccio per dare una certa percezione di me o lasciare che si pensi di me in un
certo modo. Sarebbe come prendere a calci
la possibilità di fare film. Non fa proprio a caso mio. E non so come la
gente possa farlo. Non so come le persone si muovano attraverso le loro
carriere. Non so in base a cosa scelgano, tipo “Beh, questo non è il mio genere, molto differente dal mio, ma la
gente non mi ha mai visto in questo ruolo, così lo sceglierò proprio per questo”.
Ed io mi chiedo “Perché stai facendo questo per altre persone? Dovresti farlo
per te stesso”. E’ così che la penso fin da quando ho iniziato a fare questo
mestiere, quindi non mi importa davvero tutto ciò.
Avverti la
pressione di dover restare in cima ai giochi?
Voglio
assolutamente dirigere un film un giorno. Recentemente ho diretto un video
musicale(per la band Sage + The Saints),era un piccolo progetto ma mi
sono divertita, ed ero molto felice facendolo, sarà una grande cosa, non
importa altro. Anche quando facevo uno scatto con la Polaroid la gente era lì a
dirmi “Cos’hai fatto? Fammi dare un’occhiata”. Ed io ero del tipo “dammi un po’
di tempo in modo che capisca anch’io di cosa si tratta” Non è qualcosa del
quale lamentarsi, lo so. E’ incredibile il fatto di aver potuto fare questa
cosa. E’ solo un po’ strano. E’ diverso.
giovedì 29 maggio 2014
Nuova intervista di Robert su Hello Magazine (Cannes) + Traduzione
Hello Magazine: Ti piace la pressione esercitata da Cannes? Rob: Decisamente. E' un tipo di energia differente e non è come una normale premiere, alla quale partecipano solo gli amici dello studio o qualunque altra cosa. C’è la possibilità effettiva che le persone giudichino il tuo operato esprimendo i loro pareri in proposito. Il che è molto stimolante. Penso che le persone siano oggettivamente molto più interessate, parlano del film, non si recano alla proiezione con la convinzione che a seguire ci sarà un party,no, sono davvero interessati al film. In The Rover, il tuo personaggio,Rey, impara a sparare. Ti senti a tuo agio con le pistole? Non proprio, non sono un grande fan delle armi. Penso che sia piuttosto strano, parlo della gente con le pistole, lo trovo molto stupido. Voglio dire, credo che la gente dovrebbe semplicemente sbarazzarsene. Cosa pensi della violenza nei film? Non ho mai apprezzato i film nei quali ci si abbandona alla violenza. Penso solo che è una specie di lordo. Non lo so - non voglio vedere qualcuno di essere torturato. Penso sia un genere grossolano. Non so, non ho proprio voglia di guardare qualcuno mentre viene torturato. Sei protagonista insieme a Guy Pearce. E' stato divertente? Ti ha intimidito? No, ma devo dire che lui è davvero molto forte, così quando venivo sbatacchiato da una parte all’altra sentivo molto male. E questo accadeva per gran parte del tempo. Lui è considerato un grande attore. Questo è importante per te dal punto di vista lavorativo? Sì,al 100%. Ho sentito alcuni attori che dicevano di non essere interessati alle recensioni, che non hanno alcuna preoccupazione di sorta,e che pensano solo a ciò che stanno facendo. Penso che in realtà tutti si preoccupino dell’idea della gente. Ti sono piaciute le riprese nell’ Outback australiano? Mi sono piaciute molto. E' tutto così strano, non c'è nulla per chilometri e chilometri e tutt’intorno è estremamente tranquillo. Ti piacciono la solitudine e gli spazi aperti? Sì, mi piacciono gli spazi aperti. E anche il cielo stellato. Riesci a stare da solo allo stesso modo in questi giorni? Già. Beh, sì, ma non così, lì si è veramente da soli. Hai finito con i blockbuster con la fine della 'The Twilight Saga'? Sono solo in attesa del regista giusto. Non ho messo alcun punto. Ciò vuol dire che non è detto che non ne farò ancora, è solo che i blockbuster prendono un sacco di tempo nella fase di realizzazione e proprio per questo non ho davvero,davvero,voglia di farne. C’è un sacco di pressione e non sempre si ottengono parti interessanti in grandi film, soprattutto per i più giovani. Ogni volta è sempre la stessa cosa. Ci sono un sacco di adattamenti di fumetti al momento. C'è un personaggio che vorresti interpretare? Non sono mai stato un grande fan di fumetti,fin da bambino, quindi non ho di questi propositi. Devi fare anche parecchi pesi (si riferisce alla palestra). E’ solo una grande seccatura. Puoi dirci qualcosa sul tuo nuovo progetto con Olivier Assayas? E’ film che si basa su una storia vera, racconta di un gruppo di ladri che deruba un negozio a Chicago senza rendersi conto che si tratta di una sorta di facciata della mafia. E’ una storia piuttosto semplice, con una scrittura corposa, che racconta una storia vera in modo geniale. E’ una storia incredibilmente realistica nel complesso. E' davvero cool; davvero, davvero cool. Quindi ti rivedremo di nuovo a Cannes? Speriamo. Sembra la tipologia di film adatta a Cannes, ma è davvero brutale. Anche se sembra un film di gangster che non ha cliché, quindi difficile da realizzare. Hai cantato in Twilight e so che componi musica. Vorresti rilasciare un cd un giorno? Voglio farne uno, ma non so se ho voglia di rilasciarlo. Non mi rapporto veramente bene con le critiche e ne ho già prese tante sul fronte della recitazione. Non sento veramente il bisogno di riceverne anche da altri fronti.
Scan Gossipgyal
Nuovi distributori per Clouds Of Sils Maria
CANNES-Il film di Olivier Assayas "Sils Maria" ha attirato un'ondata di acquirenti nel periodo precedente alla sua prima mondiale il 23 maggio a Cannes.
Clouds of Sils Maria e Maps to the Stars tra i miglior film nel sondaggio di Indiwire
Indiwire ha fatto un sondaggio con vari critici e COSM è al 12 posto e MTTS al 13
Kristen è al primo posto per la miglior performance , Robert per The Rover si trova al 16 posto
Nuova still di Robert in The Rover
mercoledì 28 maggio 2014
Aggiornamenti sul cast Idol's Eye
Nuova intervista di Kristen con WSJ a Cannes.
CANNES-Francia Nella scena d’apertura di “ Clouds of Sils Maria”, presentato al 67 ° Festival di Cannes lo scorso Venerdì, il personaggio di Kristen Stewart, Val, è chiaramente agitata. Mentre il treno si snoda in modo tortuoso attraverso il percorso di montagna delle Alpi svizzere, Val gioca con il telefonino, maledicendo la cattiva connessione, e cercando di affrontare il fuoco di fila degli indesiderati media,i registi tediosi e la drammatica notizia che cambierà radicalmente ogni suo programma.
Nel film, la Stewart interpreta il ruolo,in basso profilo,dell’occhialuta assistente personale dell'affascinante Maria Enders, una famosa attrice quarantenne, brillantemente interpretata da Juliette Binoche. Il compito di Val è quello di organizzare tutto nei minimi dettagli, in modo tale che Maria sia puntuale per le sue prove d’abito Chanel, e in modo da occuparsi dell’attrice seguendo ogni aspetto dello script.
Molto apprezzata, dalla critica a Cannes per la sua delicata interpretazione Kristen Stewart si dice contenta di aver avuto la possibilità di esplorare l'altro lato della fama, con tutta l'ambivalenza e il fascino della cultura della celebrità che la parte richiede.
" Il film non ha come ragione principale quella di voler dichiarare a gran voce che i media sono superficiali, ma per quanto mi riguarda è stato molto divertente poter dire qualcosa", dice la Stewart. "Ovviamente, ho molta più esperienza con i media, e questo rende tutto più divertente.”
"Non ho un assistente personale attualmente", dice l'attrice, "ma ne ho avuto uno in passato, quindi sicuramente ne comprendo la dinamica. La differenza è che non ho mai avuto un tale rapporto di collaborazione. "
Nuove foto di Robert al concerto di Katy Perry a Londra - 27 Maggio
Nuova foto di Robert su "Les Inrockuptibles" + Traduzione
Articolo
Sai qualcosa a proposito di Leos Carax? " domando a Robert Pattinson ingenuamente. (Camicia bianca e vecchia t-shirt sdrucita color cachi) quando parliamo di Juliette Binoche e di "Les amants du Pont Neuf", uno del suoi libri preferiti. Gli spieghiamo che Monsieur Merde non è un frequentatore dei party a Cannes, ma che è possibile imbattersi in lui ogni mattina, mentre mangia un cornetto e beve un caffè al 10° distretto. "Wow, stai scherzando?". Rob sembra pronto, appena lo lasceremo andare, ad affrettarsi come un treno ad alta velocità, per potersi dirigere alla Gare de Lyon (la più conosciuta stazione ferroviaria di Parigi). Un film con Carax e Pattinson? Perché no? Nulla sembra essere vietato all'attore britannico, che è diventato una star grazie alla Saga di Twilight, e che è stato assediato dai paparazzi. Oggi Robert è corteggiato dai registi più prestigiosi al mondo.
Potete constatarlo da soli: Lawrence d'Arabia per Werner Herzog (già girato), un esploratore con James Gray (da girare l'anno prossimo), un gangster di Chicago negli anni '70 con Olivier Assayas e un ruolo ancora da definire nel prossimo progetto di Harmony Korine ... E, naturalmente, quest’anno due film al Festival di Cannes: in competizione ufficiale con David Cronenberg (ma questa volta è lui a guidare la limousine) e un Midnight screening per lo splendido The Rover dell’australiano David Michôd : "Onestamente era veramente quello che mi aspettavo. Ho lavorato come un matto per 5 anni e ho cercato di stabilire dei rapporti con i registi che ammiro "... E lo svolgimento del piano di battaglia sembra davvero ineccepibile.
"Robert è un attore estremamente duttile, molto intelligente, bello e facile da dirigere" dichiara Cronenberg. Quanto a David Michôd, lo ha impressionato la sua abilità nel mostrare iniziative "arrivò al provini con un'idea precisa su chi il suo personaggio avrebbe dovuto essere. E’ stato sorprendente". Per non parlare poi della sua simpatia e delle sue sessioni di canto, di sera, nel bel mezzo del deserto, intorno al fuoco. Lui stranamente diventa timido quando gli chiediamo che tipo di musica gli piaccia suonare.
Per la fine dell’intervista ha già bevuto un’intera bottiglia d’acqua(sembra che abbia bevuto tanto la scorsa notte) e si allontana verso una nuova destinazione (Café des Arts, 80 via Belleville, Parigi 10 ° distretto). Ma tutti zitti, noi non vi abbiamo detto nulla.
*Leos Carax , è un regista, attore, critico cinematografico e scrittore francese. Monsieur Merde è un personaggio di uno dei suoi film. *
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