lunedì 26 maggio 2014

Nuova intervista di Rob con My TF1 News.



 

Ciao, Robert. Ciao. Sei qui al festival di Cannes con due film, The Rover e Maps to the Stars, in The Rover interpreti un ragazzo dalla mentalità semplice. Cosa ti ha attratto di questo personaggio? La sceneggiatura era così diversa rispetto a tutto quello che ho fatto fino ad ora. Non lo so,quel ruolo aveva qualcosa di magico in sé. Non riuscivo a spiegare perché, ma qualcosa mi ha scosso immediatamente. Hai dovuto lottare per ottenere questo ruolo, perché è così diverso rispetto a Twilight e all’immagine che si ha di te. Sì, ho fatto l'audizione due volte per questo ruolo e io odio le audizioni, vanno sempre così male. E’ qualcosa in cui vado sempre male, eccetto questa volta,sentivo di volere davvero quella parte. E’ stato piuttosto strano, ho provato la parte a casa di David Michôd a Los Angeles, è lì che ho tenuto l’audizione. Ero seduto nel suo salotto e non sapevo se quello che stavo facendo gli stesse piacendo oppure no. Ma, sì, ho lottato duramente per ottenere questa parte. Hai la sensazione ancora oggi di dover lottare per mostrare a tutti che non sei più il ragazzo di Twilight, ma che puoi fare altro? Sì, ma credo che ogni attore si ritrovi a dover passare attraverso questo iter, non si può interpretare sempre lo stesso tipo di personaggio. Un po’ come in questo caso per quanto mi riguarda, ma a volte è tutto talmente sproporzionato, come quelle persone che non aspettano altro che tu fallisca, ma mi piace, mi dà l’energia giusta per andare avanti, una sorta di rabbia. E’ più facile per ottenere le parti o per combattere per le stesse? Sì, voglio dire ogni singola parte differisce dalla precedente, e per ogni parte devi fare un provino. Voglio dire, una delle cose diverse tra questi due film e Twilight è che li puoi finanziare solo con il mio nome. Voglio dire, aiuta davvero tanto, ma nonostante ciò si deve sempre fare un provino, per tutto. Qual è stata la cosa più difficile di questa parte? Non sappiamo nulla del tuo personaggio, è la prima volta che lo vediamo, lui è ferito e non sa dove andare, così dovrà dipendere da questo altro ragazzo. Qual è stata la parte più impegnativa? Credo, probabilmente, la prima scena, quella in cui si incontrano per la prima volta. Credo sia stata quella che ho girato più volte. Questo personaggio è una sorta di folle e girare una scena così tesa in cui potrebbe morire, è stato piuttosto difficile. Perché lui è piuttosto sciocco, perciò non sai quanto in là puoi spingerti con il personaggio. E' stato abbastanza difficile, ma allo stesso tempo è stato davvero divertente perché non avevo costrizioni e quindi ero libero d’agire, mi sono potuto lasciare andare. Sei anche in Cosmo - no, in Maps to the Stars con David Cronenberg, dopo aver recitato in Cosmopolis. Come descriveresti il tuo rapporto di lavoro con lui? Non lo so, lui è davvero divertente. Mi piace uscire con lui. Ho detto sì a Maps to the Stars ancor prima di leggere la sceneggiatura, voglio recitare in tutti i suoi film. Racconta cose davvero interessanti, l'atmosfera suoi set è sempre molto rilassata, tutto sembra semplice e divertente. I suoi film sono davvero cool. Interpreti una persona che cerca di sfondare come attore mentre guida una limousine. Non è che un po' ironica per te questa parte che ti è stata assegnata? Sì,probabilmente. Voglio dire, la cosa è divertente se pensi che in Maps to the Stars sono l’unica persona normale. Tutti gli altri sono completamente folli. Mi piace recitare nei panni di un attore che fa schifo. È un po' divertente. Secondo il tuo parere Hollywood è come quella del film? Un universo senza pietà, meschino e divertente al tempo stesso, vista la familiarità che hai con il luogo? Suppongo che in un certo senso, Maps to the Stars dia veramente una dura rappresentazione di Hollywood e un sacco di gente pensa che abbia un lato oscuro, ma il più delle volte è divertente ed è un ottimo posto in cui lavorare, credo. Come ci si sente ad essere qui a Cannes con due film? E' incredibile, l'atmosfera è elettrica durante le proiezioni. Il pubblico non ha paura di dirti se gli piace o no. Lo avverti già nei primi 10 minuti. E’ spaventoso ma allo stesso tempo eccitante.

Traduzione Nostra Fonte

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