venerdì 4 novembre 2011

GLAMOUR France intervista Kristen Stewart. Intervista tradotta in italiano

Ci piaceva già prima di ‘Twilight’. Continuerà a piacerci anche dopo. A differenza di quanto è successo al suo partner sullo schermo Robert Pattinson (e anche nella vita, ma shhhh! È un segreto) Kristen Stewart aveva già lasciato la sua impronta sul pianeta cinema con il suo pallore diafano e il suo tenero disagio prima ancora dell’isteria di Twilight. Il misto di sicurezza e fragilità, un’intelligenza sicura, il fuoco che cova sotto la cenere, l’evidente precocità…tutto questo si era già manifestato in ‘Panic Room’ il film di David Fincher del 2002, in cui recitava, Jodie Foster in miniatura, nel ruolo della figlia. Le interpretazioni successive – trasognata civetta  in ‘Into the Wild’ (2008) e adolescente inquieta in ‘Oscure presenze a Old Creek’ (2010) – hanno solo confermato quello che si era intuito: la ragazza ha del talento e una bella carriera davanti a sé. E poi ecco che … I vampiri hanno morso, il box office è esploso e il mondo ha perso la testa. Da quando ha compiuti 4 anni, Kristen vive l’estrema violenza di dell’esposizione mediatica e, malgrado i suoi sforzi di deviare l’attenzione  da sé (alcuni ruoli in film indipendenti che nessuno vede), ha perso il controllo della sua vita privata e perso ogni speranza di un ‘poi’.

Ho l’impressione di essere diventata noiosa” confessa giocando con le maniche del suo maglione vagamente imbarazzata. “Ogni mia conversazione inizia con ‘Twilight’. Mentre avrei voglia di gridare: ‘Ma è assurdo. Non sono più padrona della mia vita’. Ma poi torno in me e mi dico ‘Dai Kristen, calmati’”.
Lei e Robert, Insieme, sono diventati dei miti planetari dall’oggi al domani. Hanno preso il treno della celebrità mentre già era in corsa e si sono accorti, troppo tardi, di non essere pronti. Li abbiamo visti a disagio in mezzo a folle compatte, nascondere la testa nelle spalle, sorridere ai fotografi controvoglia. Li abbiamo sentiti borbottare delle risposte, barcollare, rialzarsi e infine maturare, e poi nascondere abilmente il loro idillio fuori dal set fino a farlo diventare per le Twihards  una specie di favola. Lui non ha dovuto mettere la sua carriera tra parentesi. Lei sì.
“Adoro Bella, il mio personaggio, e aver avuto l’opportunità di vivere la sua evoluzione, ma è stata una decisione difficile da prendere. Ero consapevole della popolarità dei romanzi e di quello che avrei dovuto affrontare. Lo sapevo…Non del tutto a dire il vero. Mi ha sorpreso scoprire che Bella stava per diventare il mio unico orizzonte, al punto di eclissare tutto ciò che avevo fatto prima. Conosco molti attori che non hanno mai dovuto gestire un personaggio come questo. Praticamente un’altra persona con cui hai a che fare, che i media ti costruiscono addosso e con cui le persone ti confondono. Qualcuno che non sono io veramente”.
Kristen ha lo stesso fascino introspettivo sullo schermo come nella vita, lo stesso sguardo severo da adolescente, lo stesso modo di chiudersi in sé stessa e non lasciar trapelare nulla sul suo viso che non abbia deciso di mostrare.
Ma ora ho la sensazione che il picco dell’isteria sia passato, che le cose si fermeranno, o perlomeno, con l’uscita degli ultimi due film della saga, si attenueranno. E finalmente potrà inventarmi una mia personalità!”.

KRISTEN VERSUS BELLA
Lo dice sorridendo ma si sente che ha bisogno di rompere queste catene, di mettersi alla prova.Tutto è stato un po’ troppo facile finora. Nata da una scenografa e da un produttore televisivo è diventata attrice a 9 anni.
“Sono cresciuta sui set, e all’inizio non mi piaceva stare davanti alla macchina da presa. Non avevo un’inclinazione naturale, ci sono come caduta dentro”. Lo stesso è successo con Twilight. Mentre per trovare l’interprete di Edward Cullen sono state fatte parecchie audizioni, lei è stata la prima scelta dei produttore e dell’autrice Stephenie Meyer. D’altra parte Bella Swan è un personaggio che le somiglia, e su questo Kristen è d’accordo.
“Ho letto Twilight a 17 anni, praticamente all’età della protagonista, e l’ho subito adorata. E ho potuto interpretarla come volevo visto che mi somiglia, parla nel mio stesso modo. Mentre Rob, per interpretare Edward, ha dovuto anche cambiare la voce!”.
Fa finta di essere dispiaciuta ma in realtà ha voglia di uscire da questo zona protetta.
E’ per questo motivo che ho girato film come ‘Welcome to the Rileys’ o ‘The Runaways’. Se non avessi cambiato, sarei impazzita”.



Ha festeggiato i suoi 21 anni (ma maggiore età negli USA) il giorno in cui ha finito di girare ‘Breaking Dawn’. Più simbolico di così, si muore.
“E’ stato fantastico, la festa era di tutti e potevo fare come se non fosse il mio compleanno”.
Si sente più saggia oggi di quando tutto è cominciato?
“Sì! E’ magnifico rendersi conto che tutte le angosce dell’inizio sono quasi scomparse”. E anche il suo timore di sembrare un maschiaccio (‘sono cresciuta con dei fratelli maschi e cercavo di convincermi di essere una ragazza’) ha lasciato il posto a una raggiante femminilità. Molti attori che hanno passato anni a recitare in franchise popolari hanno faticato a reinventarsi. Ma non sarà certo Kristen Stewart a soffrire della stessa sindrome di Elijah Wood. Come se fosse il post-scriptum di Twilight, al momento sta interpretando ‘Snow White and the Huntsman’, una versione alternativa della favola dei fratelli Grimm in cui la principessa si improvvisa guerriera e poi la vedremo in un film di qualità tratto dal romanzo di Jack Kerouac ‘On the Road’. Come se i quattro ultimi anni non fossero neppure esistiti.
Qualche altro progetto?
“Mi piacerebbe passare alla regia. Mi piace essere un’attrice, ma non mi sento ancora completa”.
 

Fonte: Twilight Italia VIA: <3 Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose <3
LA VITA DOPO I VAMPIRI?

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