venerdì 22 marzo 2013

Nuova intervista di Kris con con AZ Central per On the Road





Domanda: Hai fatto grandi  e piccoli film. Questo sta nel mezzo. Ti fanno sentire diversamente quando li fai?                                                                                      
Risposta: Definitivamente non è come un film indi di cui dobbiamo convincere la gente a conoscerlo. La natura della storia,credo, lo hanno aspettato per decenni, così le persone che non ne sono coinvolte, tutti coloro che vogliono vederlo, probabilmente dovrebbero conoscerlo.
D: Questo libro è stato considerato non da girare per tanto tempo. Ciò ha aggiunto pressione?                                                                                                                                                    
R: Oh, assolutamente, mio dio. Walter, voglio dire, quante persone trascorrono anni per realizzare un documentario alla ricerca di un film possibile? Non era nemmeno sicuro di fare un film. Ero solo soddisfatto e spinto nelle ricerche e a pensare di mettere insieme un film. L’onore che questo ha, è impossibile da toccare. La quantità di lavoro che ci vuole per farti sentire valido, per essere ancora lì, a prendere in considerazione anche di dare una mano, è pazzesco - assolutamente per me, senza precedenti.
D: Si è parlato per anni di una versione del film.                                                            
R: Penso che guardare la lista di attori venuti prima di te (Presi in discussione per il film) e dire, wow, questi sono passati anni fa. E poi la prossima serie di attori, non hanno potuto. E così,  questo in realtà sta per succedere con noi? Sta per accadere?
D: Non c’è stata l’idea di poter essere uno di quelli che non ci è riuscito?                                                    
R: Oh dio, sarebbe orribile.Non eravamo completamente presi da questo film, fin quando  non siamo stati sul serio sul set, a girarlo. Anche durante le prove era come, accidenti,  questo in realtà sta per accadere? Sarebbe stata la più dolorosa, orribile esperienza. Ma la più attesa allo stesso tempo. Penso che sia più sorprendente che siamo andati fino in fondo.
D: Come ti sei preparato per questo ruolo?                                                                                                
R: Penso che l'unico modo per soddisfare davvero tutti coloro che amano "On the Road" con una versione cinematografica sia quello di avere esperienze reali e sperare che la ricerca che hai fatto e il tuo amore per il libro trovi la sua strada nel tuo corpo e nelle ossa, piuttosto che attraverso le battute, attraverso appunti, scene extra rigirate dal libro. Ma ognuno di noi ha una esperienza diversa nel leggere quel libro. Credo che il punto è quello  che le persone devono sorprendersi piuttosto che impacchettare, e raccontare una storia per loro.
D: E’ questa la concezione che hai del film? O di qualunque altro?                                                
R: Appena ti preoccupi di come qualcosa sia consumato e a quel livello… Come attore, si deve sempre pensare al futuro. Devi cercare difronte a te,non dietro. Se l’esperienza di fare il film non è abbastanza, ed hai bisogno di una conferma alla fine del processo, allora le cose saranno divertenti per un motivo diverso dal mio.
D: Questa è la seconda volta che vieni assocciata a un personaggio di un libro famoso. E’ starno che le persone pensino a te quando lo leggono?                                                                        
R: Si, è piuttosto impressionante. L’altro giorno ci hanno portato delle copie di “On The Road" da autografare. Il fatto che stessi scrivendo il mio nome sul libro, mi ha fatto impazzire. E’ incredibile.

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