QUI trovate le Scan della rivista
Traduzione dell'articolo a cura di Cristina Spazzoli -
Twilight Italian Moms.
Da quello che si dice, ci sono ancora film di “gruppo” dove gli
attori, i tecnici e la troupe condividono qualcosa per settimane, sapendo che lo
faranno ancora quando canteranno ogni notte attorno ad un fuoco.
Essere stato vicino a Kristen e Garrett per un paio di ore,
puoi vedere subito questa vicinanza: la loro amicizia deriva praticamente dal
fatto che girino assieme un film, un avventura. Possono essere giovani (21 e
26), questi due hanno vissuto e non importa quanto bene l’abbiano fatto, non
sono stupidi. Onestamente, ci piace criticare, ma qui dobbiamo inchinarci. Se la
loro filmografia non gioca a loro favore (Twilight per Kristen e Troy per
Garrett), essi hanno affrontato questo adattamento con così tanto interesse e
intelligenza che lo si nota in questa intervista. Il modo in cui hanno ascoltato
i loro personaggi e come accuratamente li hanno rappresentati è confermato dai
produttori e dalla biografia dello scrittore che ha lavorato come consulente per
il film.
Sono felici di rivedersi ancora, Kristen e Garrett, è ovvio. Si
divertono a posare assieme, stretti uno vicino all’altro in una vecchia blu
Chevrolet, che è stata usata come oggetto di scena per la ripresa. Sdraiati,
seduti vicino alla ruota, ciondolarsi sul camion, distesi sul cofano…
Ridono, si prendono in giro durante le pause, fumano. Dopo le
foto, Kristen, in una t-shirt bianca e pantaloncini corti Levis’ 501, sale su
uno sgabello, guarda in modo naturale nonostante i suoi occhi scuri per le
riprese. Il dolce Garrett, che sembra veramente carino, è seduto su un divano
dalla parte opposta e apre la sua prima lattina giornaliera di Coca Cola.
Loro hanno veramente voluto fare questo film.
Kristen: Ho letto On the Road quando avevo
14 anni. È stato il primo libro che mi ha fatto venire voglia di leggere. Due
anni dopo, ho ricevuto il copione e incontrato Walter. A volte incontri
delle persone e ti rendi conto che veramente tu vuoi fare quel lavoro
per la stessa loro ragione. Qualsiasi conversazione facevamo, condividevamo la
stessa passione, lui e io sentivamo la stessa energia. Quando me ne sono andata,
ho imparato che avevo ottenuto la parte e saltavo dappertutto!
Garrett: Certo, ti sei paracadutata sulla
nostra cena per questo!
Kristen: Cosa? Oh si, ero giovane.
LuAnne Anderson, la vera Marylou, era giovane anche lei.
Sposata a 15 anni con Neal Cassady, il vero Dean Moriarty. Garrett aveva 22 anni
quando imparò che doveva interpretare il miglior amico e complice ignaro di
Kerouac, di cui dice, lo ha aiutato ad aprire gli occhi quando era ragazzo e la
lettura del libro lo ha spinto ad andarsene dal Minnesota. Sul set ha compiuto i
26 anni. Per i 4 anni che ci sono voluti prima che il budget fosse completato,
il desiderio degli attori non si è mai sgonfiato. La persistenza di “Walter
Salles” era notevole. Egli ha preparato il progetto mentre stava filmando un
documentario: infatti, egli ha cominciato a girare prima che gli fosse dato il
semaforo verde, dice Garrett: “Con Walter e una troupe di
50 persone, abbiamo intrapreso un viaggio da NY fino a LA, ci siamo fermati per
nove volte per problemi alla macchina ma non ci siamo fermati”. Cile,
Argentina, New Orleans, Arizona, Città del Messico, Montreal, San Francisco. Il
viaggio intrapreso per il film, ha forzato la troupe a vivere come zingari per
parecchi mesi. I tre principali attori hanno dovuto fare lo stesso durante il
viaggio, nessun comfort o vizi (gli agenti e i PR non erano presenti il che è
abbastanza raro in US).
Garrett: Abbiamo contato l’uno su l’altro.
Siamo stati una famiglia per sei mesi. È un sentimento che si ha spesso in
questo genere di lavoro, eccetto che un mese dopo ti trovi in una famiglia
completamente differente. Ma sentire un senso di forte appartenenza non sempre
accade. In questo film, è stato veramente speciale.
Kristen segue dicendo: “Tutte le persone
che hanno lavorato in questo film mi hanno detto la stessa cosa, è raro far
parte di una tale esperienza. Se non avessi fatto parte, ne sarei stata
gelosa!
Per rafforzare questa solidarietà, il produttore ha organizzato
un tour beatnik prima delle riprese: un mese immerso nella cultura della beat
generation con letture e screening (tutti i film di Cassavetes!). E’ stata la
prima esperienza comune che ha aiutato Kristen a familiarizzare con il suo
personaggio. “Ho avuto l’opportunità di ascoltare ore di registrazione di
LuAnne che parlava di quel periodo di tempo, ascoltare la sua voce animarsi
quando parlava del modo in cui ballava. Abbiamo imparato così tanti dettagli
delle vere persone del libro, delle loro vite, che ci ha aiutato a interpretare
scene difficili. Loro erano con noi”.
La ragazza con una forte personalità e con un sex appeal
sensazionale, che è salita a bordo in una Hudson del 1949 con due amici, è stato
per Kristen un ruolo da donna quasi raro, sia nella letteratura del tempo che
nei cinema oggi. LuAnne si è innamorata a 14 anni con il “fuoco fatuo” Cassidy.
“Qualcosa probabilmente si è svegliato in lei, grazie a lui” spiega
l’attrice mentre si dimena nel suo sgabello. “Niente che lei fece è stato
dettato dalla paura. Lei era una persona che si liberava dalle inibizioni, non
era una persona che aveva paura. I suoi occhi erano aperti quando c’era la vita,
nessun giudizio, lei riusciva a trovare la bellezza in ognuno di noi. La
invidio. Lei improvvisamente scoppia a ridere, vuole che tutti stiano bene per
tutto il tempo”. Una ragazza senza taboo, divisa fra due amici.
Garrett commenta: “Lei capiva che la gelosia non aveva
significato. Sapeva che il suo uomo dormiva a destra e a sinistra e che questa
sua personalità gli faceva volere toccare tutti”.
Kristen: “Non era timida neanche lei per dormire con tutti
i suoi amici” Kristen va avanti. La promiscuità erotica della versione non
censurata del libro (il manoscritto originale pubblicato nel 2007) ci dovrebbe
essere anche nel film. In più, il film fa vedere alcune scene hot, in aggiunta
alla atmosfera dei party e dell’eccitamento permanente, tutto rinforzato da
droghe e alcool.
On the Road è un film sfrenato come poteva essere stata la vita
del trio. Il trio che ha incominciato la libertà hippie degli anni 70 con una o
due decenni prima. Per gli attori, sesso e droga facevano parte del contratto
dall’inizio delle riprese, ma è difficile ottenere dettagli di come hanno
sperimentato questo sul set. “Sentivamo un grande amore verso i nostri
personaggi e volevamo che la gente li amasse come noi”. Noi compriamo il loro
entusiasmo. Anche se la storia ha luogo negli anni 50, il film è senza tempo
dove tutti si possono identificare con i suoi eroi, a cominciare dagli attori.
Entrambi confessano di essere pienamente convinti dello spirito dei viaggi su
strada, della sete di libertà, della ricerca di “quello”. Essi danno perfino una
lezione filosofica su di esso:
“Quando hai finito la scuola, ti senti come se avessi tutto
alla portata delle tue mani. Ma una volta che la vita ti demoralizza un po’,
pensi a un lavoro, hai bisogno di essere bravo. Invece di correre per la
conquista della tua vita, sei frenato dalla vita e finisci per perdere lo
stupore”.
Kristen, dalla cima del suo essere attrice che ha lavorato da
ragazzina, non voleva perdere anche lei la sua scintilla. “Vorrei essere
emozionata come sono questi ragazzi. Mi piacerebbe essere così ogni giorno. Non
ha nulla a che fare con l’età”. Finiamo parlando della fine delle riprese,
sul dolore della separazione. Garrett non è potuto essere presente per il party
di fine riprese per altri impegni.
“Non hai firmato la mia copia di On the Road” dice
Kristen. “E’ stato difficile, mi sono sentita come se stessi tornando a scuola”
confessa.
È come la fine delle vacanze estive.
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