Robert Pattinson è letteralmente un uomo diverso, nell’ultimo
film drammatico di David Michôd, "The Rover". Sono finiti i tempi dei
denti perfetti di "Twilight" e
dei capelli acconciati ad arte che gli sono valsi un successo enorme nel franchise
del vampiro adolescente campione d’incassi. Abbandonato il cupo personaggio
della saga è passato attraverso "Water for Elephants" per poi divenire
la star di Cosmopolis di David Cronenberg nell’adattamento del libro di Don DeLillo.
In "The Rover", un racconto post-apocalittico di
un uomo (Guy Pearce) alla disperata ricerca della sua auto nel desolato entroterra
australiano, Pattinson interpreta un seguace fedele e tormentato, un sempliciotto con un accento del
sud, i denti rovinati, e una vena violenta.
Il ruolo, che include momenti piuttosto comici nel film, ha
consentito a Pattinson di ricevere grandi riconoscimenti al Festival di Cannes.
L’attore 28enne a due anni dalla fine della Twilight Saga torna a parlare con Globe
del suo ultimo film ‘The Rover’ prima della premiere di Los Angeles.
D. Ho trascorso la giornata leggendo le varie recensioni che
ti riguardano. Hanno utilizzato termini del tipo "abilità indiscutibile."
R: Wow.
D. Hai letto le recensioni?
R: Oh, sì, certamente, ma ricordo solo quelle cattive.
D. Leggi sempre le recensioni? Anche durante gli anni di "Twilight"?
R: Non ho mai veramente imparato la lezione. Me ne stavo
seduto a leggerle mentre tutti intorno mi ripetevano “Smettila. Hai continuato
a fare interviste per tutto il giorno.”
Q. Devi essere felice allora di tutte queste recensioni
positive per ‘The Rover’. La gente continua ad usare la parola
"trasformazione".
R: E’ davvero il meglio che potessi sperare sarebbe
accaduto. Ero già venuto a patti con l’ipotesi di non piacere a tutti, e che
tutti non riuscissero percepire la
profondità del ruolo arrivando persino ad odiarlo, quindi per me è tutto un di
più.
D. Come ti sei ritrovato in questo film? Ho letto
un'intervista in cui il regista Michôd parlava di avere avuto un incontro con
te. Mi chiedevo chi di voi ha corteggiato l'altro.
R. L'ho incontrato quando ancora non sapeva avrebbe diretto
il film. Mi è molto piaciuto molto
"Animal Kingdom". Mi piace il cinema piuttosto aggressivo. Inoltre lui
sembra molto ambizioso, forse è una delle cose che fa la differenza . E’ stato
uno dei primi cinque script che abbia mai letto da quando ho iniziato a
recitare.
D. Quando è stato deciso che dovevi recitare con un accento del profondo sud in questo film?
R: Nella breve descrizione del personaggio era incluso il
fatto che fosse originario del Sud, il che era praticamente anche l'unica cosa che mi è stata
detta circa il personaggio da interpretare. In ogni caso, gli accenti del sud
sono molto divertenti da fare; inizi a ripete le tue battute ad alta voce ed
analizzi vari aspetti, poi inizi ad eseguirli.
D. L'accento non sembrava per nulla forzato.
R: Per qualche ragione, me la cavo abbastanza bene con gli accenti
regionali e americani, ho un orecchio molto allenato e recettivo. Riesco ad individuare
e riproporre gli accenti regionali americani molto meglio di quello che potrei
fare con quelli dell’ inglese regionale. Non so perché. Penso di star crescendo
con il cinema americano, anche per quanto riguarda le canzoni. Sono cresciuto
ascoltando un sacco di blues. E' quel tipo di cadenza.
D. Parliamo del tuo guardaroba in questo film e dei denti. Il
tuo look è incredibilmente sporco.
R: Era tutto molto grande per me, i vestiti e tutto,
soprattutto le scarpe. Tuttavia il guardaroba base prevedeva moltissimi jeans, siamo
passati attraverso centinaia di paia di jeans da cinque dollari per trovare
quelli giusti.
D: Ma ti era permesso fare una doccia durante il processo
delle riprese?
R. Sì, non fa alcuna differenza. Quando ti svegli al mattino
sei già tutto sudato. ["The Rover" è stato girato in Australia.] Da
un certo punto di vista è anche positivo perché non devi ritoccarti il trucco ogni
due secondi. Sei solo coperto di sangue e sporcizia.
D: Mi chiedevo quale fosse il ruolo più difficile, questo o
quello di "Cosmopolis", nel
quale devi avere un look perfetto per tutto il film.
R: Credo entrambi. Quando mi svegliavo ai tempi di Cosmopolis
avevo i capelli rigidi,non si scomponevano di una virgola. Questo look in The
Rover è bello perché ti consente di sederti intorno ad un grande mucchio di
fango e divertirti semplicemente.
D. A proposito di "Cosmopolis", David Cronenberg è
stato premiato al Festival di Provincetown questo fine settimana. Ora che hai
lavorato con lui due volte, in "Cosmopolis" e "Maps to the Stars"
Se riesco a intervistarlo, cosa devo chiedergli?
R. Mi piacerebbe porgli una domanda a caso di politica
africana o qualcosa del genere e lui stupirà con la sua conoscenza
enciclopedica. O di filosofia cecoslovacca del 15 ° secolo. Sarà del tipo:
"Oh, ma è un dato di fatto. . . "
D. Secondo l'Internet, sei in corsa per interpretare il ruolo di Indiana Jones. È solo una voce di Hollywood o è vero?
R. No, penso sia una storia costruita a tavolino. E’ un tipo
di psicologia inversa, avranno pensato "Oh, scriviamo un articolo su
quanto siamo eccitati all’idea che lui venga lanciato come nuovo volto di
Indiana Jones e poi tutti lo odieranno e parleranno di quanto terribile sia
come idea".
D. Hai la tua grande premiere di "The Rover"
stasera. I tuoi fan di "Twilight" saranno ancora accampati per
vederti?
R. Sono stati un incredibile sostegno per tutti i film che
ho fatto, hanno creato siti web e roba del genere per i miei film. Penso
abbiano capito il mio modo di lavorare e il mio essere propositivo. Questo è un
genere diverso e sconvolgente. Quindi sì, sono curioso di sapere come la gente si
rapporterà a tutto ciò.
D. Dici sempre che ti piacciono i registi ambiziosi. Quale
sarà la tua prossima mossa ambiziosa?
R: Continuo a ricevere proposte interessanti e fortunate.
Farò “Idol’s Eye” ad ottobre con il regista francese Olivier Assayas e Robert De Niro, mi sembra
ancora piuttosto incredibile. Ho incontrato Olivier due anni fa e mi ha parlato
di questo script. E' pazzesco e sono così entusiasta all’idea di farlo. Le cose
sembrano cadermi addosso nel momento perfetto.
D. Trovi anche il tempo per leggere dei libri o attualmente
sei molto concentrato sugli script?
R. Ho appena letto l'autobiografia di Andre Agassi, penso
fosse incredibile. Ho pensato fosse così grande. Ho letto inoltre il libro di
Steven Pinker dal titolo "How the Mind Works", è uno dei migliori
libri che ho letto. Si tratta di psicologia evolutiva. Non che abbia realmente
capito qualcosa [ride].
D. Dovrei chiederti cosa indosserai alla premiere di
stasera. Non è quello che dovrei chiedere?
R. In realtà mi sto osservando in continuazione perché ho
dovuto farlo ritoccare per via del mio sedere grosso. Penso sia un Alexander
McQueen.
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