giovedì 14 novembre 2019

Intervista a Robert per Variety Studio: Actors on Actors


Portrait

Jennifer Lopez (“Hustlers“) e Robert Pattinson (“The Lighthouse“) si sono seduti per una chiacchierata per “Variety Studio: Actors on Actors“. 
In “Hustlers – Le Ragazze di Wall Street“, Jennifer Lopez interpreta il ruolo di Ramona, capofila di una banda formata in uno strip club di New York. È allo stesso tempo ballerina e criminale incallita, una combinazione che gli elettori di Oscar, così come il pubblico, potrebbero trovare irresistibile. Uno dei molti fan di “Hustlers” è Robert Pattinson, che non è estraneo alle ambientazioni oscure. Nel suo ultimo film, “The Lighthouse“, Pattinson interpreta il custode di una torre di avvistamento desolata in procinto di perdere la testa.

Robert Pattinson: OK, “Hustlers“. Mi è piaciuto molto. L’ho visto in sala ed era piena. Pensi che se “Hustlers” fosse stato diretto da un uomo sarebbe stato diverso?
Jennifer Lopez: Penso che sarebbe stato davvero molto diverso se fosse stato diretto da un uomo. Penso che ciò che esprime “Hustlers” è che gli uomini vivono una vita segreta e e tendono a pensare e guardare le donne come mero oggetto il più delle volte. Lorene Scafaria, la regista, è stata davvero eccezionale. Riprendeva ma non giudicava. Mentre penso che da un uomo, queste donne sarebbero state giudicate, perché gli uomini classificano le donne in categorie.
Pattinson: Dichiarazioni radicali. Gesù!
Lopez: Quando parlo così, non intendo tutti gli uomini. Intendo in generale.
Pattinson: sto scherzando. Penso che tu abbia probabilmente ragione. Eri preoccupata di fare una parte del genere?
Lopez: Come attrice? no. L’attrice in me legge il copione e dice “Oh, c’è così tanto in cui poter affondare i denti”. E poi c’è Jennifer la mamma e Jennifer la persona pubblica. Penso a tutte queste mie sfaccettature ma alla fine, l’artista vince sempre, perché è quello che amo fare.
Pattinson: Pensi che sia impossibile giudicare le azioni di un personaggio una volta che inizi a provare a interpretarlo?
Lopez: Devi amare i personaggi che interpreti. Quando ho visto il film per la prima volta, mi è venuto  il voltastomaco. Ero tipo “Oh, mio ​​Dio, cosa stanno facendo!” Poi ho dovuto discostarmi da esso, perché quando guardi un film come “Goodfellas” o “Boogie Nights“, ti immergi in questi mondi pericolosi e allettanti, dove vieni sorpreso a fare cose cattive ed è una situazione pericolosa.
Pattinson: Sembra sempre molto più sexy nei film. Ogni volta che sei in un circolo squallido, ha sempre uno strano odore. È come dire, “Non pensavo sarebbe andata così”.
Lopez: Quindi, “The Lighthouse” – una performance incredibile e una grande trasformazione! Quando hai letto la sceneggiatura, che cosa ti ha fatto pensare: “Sì, questa è il prossimo film che farò” – perché è una pellicola rischiosa?
Pattinson: Probabilmente per lo stesso motivo che ti ha attratto a far parte di “Hustlers.” Stai pensando: “Oh, posso essere interpretare la parte di una spogliarellista.” Sono tipo, “Posso fare sesso con una sirena ed essere costantemente nudo. Ho un paio di baffi fantastici.” Adoro trovare qualcosa che non so assolutamente come fare. Non mi avvicino alle parti se c’è qualcosa di paragonabile. Se mi avvicinassi sempre a quelle parti che  in qualche modo sono simili al mio vero io, finirei per interpretare costantemente perdenti cronicamente insicuri.
Lopez: Penso che sia ciò che la gente non capisce degli attori e delle loro scelte. Si tratta di trovare qualcosa che ancora non hai fatto.
Pattinson: Per anni ho cercato di fare un film sulla danza classica. E poi la mia agente mi ha detto: “Perché? Sai ballare? “Ed io ho rispoto: No. ”
Lopez: Ma perché? Perché, Bobby, raccontaci ?! C’è qualcosa di affascinante per te nell’essere un ballerino maschio?
Pattinson: Penso che ci sia una ballerina dentro di me.
Lopez: Sì, c’è una ballerina lì dentro. È la danza.
Pattinson: Volevo davvero farlo.
Lopez: Puoi parlarci un po ‘di com’è stato fare “The Lighthouse“?
Pattinson: Abbiamo girato il film in questa piccola cittadina di pescatori chiamata Cape Forchu, nel sud della Nuova Scozia, e non c’era nulla. Robert Eggers è il regista e ha costruito un faro alto 70 piedi. Anche gli interni sono costruiti, sul posto, secondo specifiche così corrette al punto da poter aprire ogni piccolo cassetto e trovarci una serie di posate da faro del 1880. Inoltre, abbiamo girato su obiettivi degli anni ’20 con negativi in ​​bianco e nero.
Lopez: Il tuo personaggio precipita nella follia. Com’è stato?
Pattinson: Era una di quelle parti in cui si poteva vedere nella sceneggiatura che era una parte senza limiti, il che mi piace sempre molto. E quindi, facciamo queste scene folli, e poi dopo una ripresa, sei così –
Lopez: esausto.
Pattinson: Ma è molto catartico. Non so come potresti portarti la parte a casa. Sarebbe impossibile.
Lopez: Mi sento come alcuni attori più giovani, che hanno la sensazione di dover restare sempre dentro [al personaggio]. E ora, dopo avere girato film per molti anni, non vedo l’ora che finisca la giornata andare a casa e andare sotto la doccia e scrollarmi la parte di dosso.
Pattinson: dico sempre che le persone recitano seguendo il Metodo [Stanislavskij ndr.], lo seguono soltanto quando interpretano il ruolo di uno stronzo. Non vedi mai qualcuno  fare l’adorabile con tutti che dice “Mi sono davvero calato nel personaggio”.
Lopez: hai ragione. Oh mio Dio, è così divertente.
Pattinson: Tra “azione” e “stop”, c’è questa cosa, questo posto sicuro. Devo sapere che sta arrivando un o “stop” e poi mi sento al sicuro. Questo capita quando stai per impazzire. Nella tua filmografia, il film che più amo – penso sia un film così straordinario – è “The Cell“.
Lopez: Oh, grazie. Ti ho conosciuto quando hai fatto la saga di “Twilight” e tu interpretavi il vampiro. Quello era una grande produzione e ho girato alcuni film del genere. È stata una scelta consapevole per te allontanarti da quello per un po’?
Pattinson: Voglio dire con “Twilight“, non era davvero una cosa consolidata. Per me, Catherine Hardwicke, che lo ha diretto, aveva diretto “Thirteen” e “Lords of Dogtown.” Erano piccoli film, un po’ hard-core. Anche Kristen [Stewart] aveva partecipato in film del genere; era in “Into the Wild” e in altre cose. Ed è stato molto indie.
Lopez: Pensavi che sarebbe stato un tipo di cosa “Lost Boys“?
Pattinson: Esatto. Voglio dire, è una storia strana, “Twilight“. È stata strana la risposta del pubblico. Immagino che i libri siano molto romantici, ma allo stesso tempo non è ai livelli di romanticismo di “The Notebook – Le pagine della nostra vita“. “Twilight” parla di questo ragazzo che trova l’unica ragazza con cui vuole stare e vuole anche mangiarla. Bene, non mangiarla – bere il suo sangue e cose del genere. Ho pensato che fosse una storia strana. Anche nel modo in cui l’ho promosso, ero molto aperto su quanto fosse strano quando lo facevo. Poi, in seguito, non ho preso alcuna decisione consapevole sul partecipare a piccole produzioni.. Ho solo continuato a fare quello che volevo fare fin dall’inizio.
Lopez: Perché “Batman“?
Pattinson: Con “Batman“, c’era qualcosa – mi ero molto concentrato su di esso. L’idea continuava a balenarmi nella mente.
Lopez: Quindi hai cercato la parte?
Pattinson: Beh, non l’ho cercata direttamente. Ne ero interessato, quello sì. Non so cosa sia successo dentro di me, ma ero tipo “Voglio farlo.” Mi piace fare qualcosa che il pubblico non si aspetta per niente tanto da fargli dire “Oh sì, vuoi essere Batman.”
Lopez: Sarai Batman.
Pattinson: Ed è pazzesco! Lascia che ti dica una cosa. Ogni volta che vedo quella piccola action figure, ancora non me ne capacito.
Lopez: Penso che saresti un grande Batman. Un fantastico Batman.
Pattinson: Anche tu lo saresti.
Lopez: Potrei essere Batman. Perchè no? Penso che come attore, sarebbe una parte divertente da esplorare.
Pattinson: Non so nulla di football americano. Quindi ti esibirai al Super Bowl?
Lopez: esatto.
Pattinson: sei emozionata?
Lopez: Sono emozionata. Penso che non ci sia un artista musicale al mondo che non abbia mai sognato di esibirsi al Super Bowl.
Pattinson: Hai già messo a punto lo spettacolo?
Lopez: Lo sto facendo ora. Io e Shakira insieme. Siamo entrambe entusiaste di aver avuto l’opportunità di farlo, da due donne latine quali siamo, a Miami. Penso che sia importante al giorno d’oggi per due donne latine stare su quel palco – visto come i latini vengono trattati o guardati in questo paese – per dimostrare che abbiamo una cultura davvero specifica e bella e piena di valore, e portiamo qualcosa in questo paese che è necessario. Penso che sarà un momento fantastico. Quella notte, voglio che sia una celebrazione di chi siamo. Tutti noi, perché ci siamo dentro tutti. Ecco come mi sento. Voglio riunire tutti in quel momento.

Via  Via Traduzione PattinsonIta

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