Scans HQ
TRADUZIONE :
“BELLA CIAO?”
I: “Sei nel nuovo film di Woody Allen. Lavorare con lui è considerato come uno dei più grandi onori, non è così?”
KS: “Quando ho fatto il provino, la mia sfida più grande è stata superare la mia mancanza di fiducia. Ero terrorizzata dall'idea di lavorare con un regista così importante, di fare parte del suo universo così particolare. Se non riesci a capire i suoi “codici”, è finita. Io ho fatto l'audizione senza aver letto il copione, senza sapere di cosa parlasse il film. Mi è solo stato dato un pezzo di carta con qualche battuta scritta sopra. Ma si sa, ogni film di Woody Allen è ben scritto e molto intelligente”.
I: “Ti ha trasformata in una bambolina? Come se fossi il suo nuovo giocattolino?”
KS: “I suoi film sono dei puri capolavori, lui è come un mastro artigiano. Sul set, lui ti porta nel suo mondo. Fa di tutto per metterti a tuo agio, per farti divertire. Mi sono divertita così tanto che a fine giornata non mi sembrava nemmeno di aver lavorato”.
I: “Vorrei tornare ad una frase che hai detto prima: fai ancora i provini per i ruoli?”
KS: “Assolutamente si. Il mio personaggio, Vonnie, è totalmente l'opposto dei ruoli che ho interpretato in precedenza. Lei è dolce, carismatica, ha delle qualità che per natura io non ho. E volevo vedere se fossi in grado di interpretarle. Sai, non mi dispiace fare audizioni. E' raro, ma non mi dispiacerebbe se mi venisse chiesto di farle più spesso. Mi piace mettermi alla prova, sapere di essermi guadagnata quel ruolo. Sapere di essere selezionata tra molte, di essere stata giudicata per il tuo talento, ti da' sicurezza”.
I: “E' vero che Vonnie è felice ed ingenua, va in giro in gonne corte, con fiocchi tra i capelli. Diciamo che sarà un cambiamento per il pubblico vederti così, dato che di solito sei piuttosto silenziosa e misteriosa”
KS: “Lo ripeto, il copione è stato scritto così bene che per me non è stato un problema indossare quelle gonne. Ho lavorato molto sul mio accento Californiano, ho cercato di essere il più neutrale possibile e di non risultare quasi da “cartone animato”. Principalmente, avevo Jesse come compagno, con cui ho già lavorato in precedenza. Siamo amici, ci siamo visti crescere su tre set diversi. E' divertente vedere l'evoluzione delle tre coppie che abbiamo portato sul grande schermo: da giovani e innocenti adolescenti, a due persone che devono affrontare la dura realtà della vita e le cattive scelte sentimentali. Tra noi due è tutto facile. Diventiamo piuttosto nerd insieme. Per cui mi sento molto a mio agio con lui, non mi vergogno di nulla. Lui è sicuramente il compagno con cui posso rilassarmi totalmente”.
I: “E' difficile, perchè non hai delle basi su cui poggiare nel caso in cui dovessi fare casini. Hai sempre detto di non aver mai seguito delle lezioni di recitazione, di non aver mai lavorato con un insegnante e che ti piace di più l'improvvisazione”.
KS: “Beh, non sono totalmente opposta alle lezioni. E' solo che, fino ad ora, nessuno dei miei ruoli ha mai richiesto l'aiuto di un insegnante. Se mai dovessi averne bisogno, sarebbe solo per cercare di accedere a delle zone emotive che non ho mai esplorato. Ci penserei, insomma. Ma non amo nemmeno fare tante prove. Mi da' fastidio, perchè distrugge qualunque emozione potrei dare davanti ad una telecamera. Le vertigini del primo ciak. Le prove uccidono la realtà. Invece se si fanno poche prove, allora non si finisce con il pensare che sia tutto finto. Avere un insegnante, sarebbe come andare in terapia. Finiresti con il conoscere così bene te stessa che, nel momento in cui devi affrontare una situazione, sai già quale bottoni premere per avere la giusta reazione. Questo aspetto intenzionale delle lezioni, non mi piace. Io devo e voglio tremare di paura, stressarmi, stancarmi per via delle troppe emozioni. Non mi piace essere ben preparata, pronta e sicura di me stessa. Forse non è professionale? Non è vero. Io ho costruito un'intera carriera su questa cosa e per me funziona alla grande. Almeno fino ad ora!” (ride)
I: “Cafè Society mostra la crudeltà di Hollywood, della celebrità, dello star system, il lato negativo del tuo lavoro che hai sempre criticato. Già in “Sils Maria”, altro film di Assayas in cui interpreti l'assistente di un'attrice famosa, hai detto una sorta di “vaffanculo” ad Hollywood”.
KS: “Non dico “vaffanculo” alla celebrità. Amo il mio lavoro e si, non sono molto legata a questo lato negativo, ma sai, i film e tutto ciò che viene detto in essi, è finzione.. è tutto finto”.
I: “Questo è vero, ma anche all'epoca, tu e Robert Pattinson siete diventati delle celebrità globali grazie a Twilight. Ora, la Saga si è conclusa, e lui interpreta un autista pazzo in “MTTS”, mentre tu stai facendo Sils Maria e ben presto, ti rivedremo in Personal Shopper, in cui sarai nuovamente al servizio di una celebrità. Non pensi che questo comunichi qualcosa al pubblico?”
KS: “Forse quei personaggi, se interpretati da un'altra attrice, non sarebbero sembrati così rilevanti. Questo è vero. Se un regista vuole parlare di questo argomento, allora si, vuol dire qualcosa. Vuol dire che lui sta dando questi ruoli a persone che sanno cosa voglia dire trovarsi in certe situazioni, che le hanno vissute. E Olivier e Allen sono così...”
I: “Dopo Twilight, dopo questo genere di registi, hai capito che volevi avvicinarti a loro e lavorarci insieme per poter eliminare per sempre l'immagine di Bella Swan?”
KS: “Non ho mai fatto nulla avendo in mente un obiettivo preciso, anche se mi rendo conto che sembra quasi che io stia facendo tutto questo. Nelle mie scelte, c'è anche l'aspetto della “vita”. Anche se un film non è poi così bello, se mi fa provare emozioni, io mi ci butto a capofitto, senza necessariamente pensare se il film sarà un capolavoro o meno. Non ci sono strategie precise o scelte mirate nella mia carriera”.
I: “Però è importante essere supportata da registi di un certo calibro”
KS: “Ne sono totalmente consapevole, ed è bellissimo essere associata ad un certo tipo di registi. Essendo un'attrice Americana, avere la possibilità di lavorare fuori casa è una cosa straordinaria. C'è una grande differenza tra gli Stati Uniti ed il resto del mondo. Fuori dall'America si corrono dei rischi e si è motivati. Ad esempio, Olivier non vende la sua anima per dei finanziamenti. In Francia, le persone non fanno i film per diventare famosi o per i soldi. Li fanno perchè hanno passione, perchè gli piace e perchè non scendono a compromessi”.
I: “Questa tua passione per il cinema francese ti sta ripagando alla grande, dato che ben due tuoi film sono stati selezionati per Cannes”
KS: “E' il mio RC preferito in assoluto. Sai perchè? Perchè non devi parlare con nessuno e nessuno vuole parlare con te, non percorri la scalinata da sola ma con l'intero cast e con il regista. Guardi il film in una sala che ha ospitato i grandi del cinema, c'è un'atmosfera particolare e si sente. E' una bella sensazione”.
Fonte Traduzione di Robsten News - Tutte le news sempre aggiornate
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