domenica 12 ottobre 2014

Nuova intervista di Kristen per The Daily Beast (CXR Promo)


La resurrezione di Kristen Stewart
Sono passati due anni dalla fine di Twilight e dal clamore dei tabloid. Ora, l’attrice è tornata con un trio di straordinarie perfomances in film indie. Ci parla del suo ultimo ‘capitolo’.
Kristen Stewart è una nuova donna. Si, è una cosa strana da dire ad una ventiquattrenne ma la losangelina non è una tipica ventenne. All’età di 11 anni, ha affrontato una straordinario crisi per David Fincher in Panic Room con una tale ferocia da far scoppiare i vasi sanguigni dei suoi occhi. ‘’Lei mi ricorda una giovane Jodie Foster’’, ha detto Fincher. E’ stata forgiata nel crogiolo di Hollywood, sopportando un polarizzante franchise (Twilight), le controversie dei tabloid e un incessante scrutinio- diventando più saggia.
In questi giorni, lei è molto più Joan Jett che Bella Swan.
Stewart appena sveglia, mi ha incontrato al Lobby Lounge del Greenwich Hotel, un hotel hippy a Downtown, New York, apparendo attraente pur indossando una semplice maglia larga- mostrando sul braccio destro il tatuaggio raffigurante l’occhio del quadro di Picasso Guernica, jeans neri e corti capelli scuri. Si fatto il tatuaggio dopo aver finito di girare Clouds of Sils Maria, un film surrealista ambientato in Svizzera e diretto del grande francese Olivier Assayas e con Juliette Binoche. E’ uno dei tre film indie che le è valso forte consendo durante il festival, insieme al (film) in cui interpreta una figlia che aiuterà la madre (Julianne Moore) a combattere il deterioramento dell’Alzheimer in Still Alice, per la quale la Sony Pictures Classics spingerà per una nomination all’Oscar, , e l’ultimo ma non meno importante, , la soldatessa Amy Cole, nel film Camp-X Ray ambientato nella prigione di Guantanamo, in uscita il 17 ottobre.
In Camp X-Ray, la sua guardia è inizialmente felice di servire la sua patria dopo l’11 settembre, ma dopo aver osservato il trattamene dei prigionieri, e aver intessuto una improbabile amicizia con uno dei detenuti (Peyman Maadi, A Separation), comincia a cambiare.


D: Camp X-Ray è stata girato con un budget di un milione di dollari, ma sembra molto più grande.
Kris: E’ strano dire che il campo d’applicazione di questo film è piccolo considerando quello che vedi, ma se ci pensi, noi abbiamo usato essenzialmente 3 locations e girato lì in 20 giorni. La chiave per il bilancio era così veloce e l’abbiamo fatto quasi subito.

D: Sono passati due anni da quando hai girato il tuo ultimo film, Biancaneve e il Cacciatore. Sei stata schizzinosa perché dopo la fama di Twilight sapevi di essere sotto il microscopio??
Kris: Non ho problemi a scegliere progetti che non hanno un elemento capace di rendere il film una buona esperienza e / o successo garantito. C'è un sacco di rischio quando si è coinvolti in questo lavoro, e non mi preoccupa. Questo potrebbe essere un film terribile! Potrebbe essere stato orribile. E'con un regista esordiente. Ma io ancora avrei ottenuto quello che ho ottenuto ora se il film non si fosse rivelato per quello che è.

D: Tu tendi a prendere questi rischi. Ricordo che Leo DiCaprio una volta disse che lui seguiva la politica di non lavorare mai con registi emergenti.
Kris:
E’ intelligente. Ho avuto esperienze che mi hanno fatto pensare ‘’Uhg, devo essere attenta e decidere che ogni parte sia buona e non mi deluda’’. Se fossi regista, sarei estremamene cosciente della mia filmografia. Questo dice tanto sulla differenza tra mettere il proprio nome su qualcosa e farne parte in maniere minore. Gli attori lavorano tutto il tempo. Se faccio un film brutto una volta, non mi importa davvero. Non ho lavorato dopo Biancaneve per due anni ma è perché molti dei progetti non sono andati in porto. Sono decisiva ma decisamente non sono una che pianifica.

D: Ho parlato con amici e ho detto ‘’Kristen Stewart è una grande attrice’ e loro non hanno concordato. Poi gli ho chiesto quali tuoi film avessero visto e loro hanno detto solo ‘I film di Twilight.’ Loro non avevano visto, ad esempio, Panic Room, Speak, Into the Wild, Adventureland ecc. Credi che questa serie abbiamo erroneamente influenzato le opinione della gente sulle tue abilità recitative??
Kris:
Onestamente, non mi importa. Va bene. Sono davvero felice di quello che sto facendo. Sono sicuro che ci sono gruppi di persone che odierebbe i miei film anche se non li avessero visti tutti, così come ci sono persone che erano ossessionate da Twilight e dicono ‘’Ho guardato la saga, e lei mi ha completamente delusa e poi ho guardato ognuno dei suoi film e ora la odio!’’ E questo è forte! Okay non guardate i miei film!
D: Con Camp X-Ray, si affronta un argomento pesante, Gitmo. Il presidente Obama promise di chiudere il posto nel 2009, ma non l’ha ancora fatto. E’ stata questa parte del progetto ad attirare, ovvero di mettere in luce una parte cupa e bizzarra dell’America?
Kris :
Sono stata costretta ad indagare. Sapevo che Obama voleva chiuderlo e sapevo che lo volevano anche gli altri. Molte persone con cui parli in America hanno rimosso questo completamente dalle loro menti. Non ho fatto questo film per propaganda politica ma solo perché è una storia interessante con un contesto così interessante, che ti colpisce una spalla per ricordarti che questa cosa c’è.

D: La relazione del tuo personaggio con il detenuto Peyman ci ricorda l’umanità di quelle persone. Tendiamo a vedere con sospetto con terroristi come altri senza nome ne voce, quando anche loro sono umani.
Kris:
Come Americani, dobbiamo assolutamente aspirare a questo molto di più. Se sei abile a dire ‘’cattivo’’, le persone giustificheranno pure le cose più terribili. Solo perché tu sta seguendo una grande massa, subito perdi l’individualità e nessuno si assume più responsabilità.

D: Il film non mostra le parti controverse di Gitmo- come waterboarding, la privazione di sonno, la nutrizione forzata.
Kris:
Vi allude. Ma se mostriamo quelle cose, le persone avrebbero subito demonizzato il film. Vedi qualcosa del genere e ciò diventa polarizzato. Si, è stato forte essere a Gitmo per un film, è stato forte interpretare un soldato ed è statofigo ricordare alle persone che tutto questo esiste tuttora, ma ho anche penso che era divertente interpretare un semplice ragazza america che voleva trovare un scopo e aspirare a qualcosa di più di grande di lei- solo trovare cose che non sono semplici.
Molto persone pensano ‘’Beh, è fantastico essere nell’esercito’’ ma non si fanno domande su altro, mai.

D: Lei viene davvero coinvolta nel patriottismo dopo l’11 settembre e si arruola a Gitmo come guardia, solo per capire che non è affatto ciò che aveva pensato.
Kris:
Lei è semplice, non molto furba, e davvero socialemte inadeguata ma è una brava persona. Così, se tu puoi arruolarti, mettere un uniforme e annularti, tu non dovrei considerare te stessa più di tanto. Puoi toglierti l’individualità e dire ‘’Bene, questo mi dà dignità. Sono buona per questo.’’ E quando scopri che questo non è la verità, devi confrontarti con chi sei davvero. Tutto ciò che lei vuole è pensare ‘’Loro hanno fatto l’11 settembre, loro sono cattivi, fanculo ciò, devo fare il mio lavoro e lo farò bene’’ Ma poi lei rimane delusa e non l’accetta, (perché) non può conformarsi con ciò.

D:Bene. L’errore che molto spesso facciamo è quello di non considerare questi detenuti come persone. Fondamentalmente siamo tutti persone.
Kris :Questo sostanzialmente è così fottutamente malvagio, è pazzesco. E’ ridicolo capire che non c’è nulla di certo nella vita se non prendersi cura del propri compagni. Come diavolo potresti pensarla diversamente? Queste due persone non potevano provenire da mondi più diversi e prospettive anch’esse differenti, e probabilmente fondamentalmente si trovano in disaccordo sulla maggior parte delle cose, ma c’è questa sorta di linea invalicabile , che la gente molto spessa dimentica e che rende le persone capaci di azioni terribili l’uno con l’altro. Essenzialmente, cosa ti rende diverso da qualsiasi altra persona cammini sulla terra?

D : E’ un bel messaggio da estrapolare da un film. Quali aspetti ti appassionano maggiormente delle notizie di attualità?
Kris : Non voglio affatto parlare di questa roba. Credimi, te lo chiedo solo per questo aspetto. Nel momento in cui bisogna alzarsi e far sentire la propria voce in nome dei cambiamenti, ammetto di non essere il tipo di persona che si mette in primo piano. Solo perché sei un attore, e dunque sotto i riflettori, la gente si aspetta che tu agisca in questo modo. Ma ci sono altri modi per farlo. Io non sono quel tipo di persona.

D : Parlando di Camp X-Ray, Still Alice, e Clouds of Sils Maria, possiamo dire che trattano storie di donne forti, imperfette e complesse. Questi film rappresentano la rarità ad Hollywood, e di solito sono disponibili in piccole produzioni indipendenti.

Kris :
Io e Juliette [Binoche] ne parlavamo di recente perché la questione viene spesso fuori, lei mi ha detto : "Oh, non rispondo più a questa domanda. E’ un luogo così comune. " Allora le ho detto:" Beh, è un luogo così comune perché è del tutto vero." E lei mi ha risposto: "Sì, forse a Hollywood." In Francia, a causa delle storie che i registi intrecciano con le loro attrici, molte delle storie vengono incentrate sul ruolo femminile. In America al contrario ci sono molti più registi maschi che di conseguenze vogliono raccontare le storie incentrandole sul ruolo maschile. La maggior parte dei film di cui andiamo più orgogliosi ha nomi dal calibro di Bob De Niro, Jack Nicholson, la spavalderia è schiacciante. E accade sempre più spesso. Ho letto un milione di script , la gente dice scelgo con cura i miei script, la cosa è molto evidente quando il ruolo è diverso, complesso, e non si tratta di interpretare un tipico archetipico di ragazza, che rappresentano una rarità. Non vorrei utilizzare un luogo comune, ma è un business pilotato e dominato dagli uomini.

D : "E' un mondo di uomini", per citare James Brown. 

Kris : [Ride] Sì. Ma va bene, perché è divertente essere considerata l’anello debole.

D :C'è bisogno solo di più registi donne. 

Kris: Esattamente! Tutto qui. Io lo farò.

D : Un esempio potrebbe certamente essere quello della regista di Twilight, Catherine Hardwicke. Una regista davvero capace, che cinque anni dopo aver diretto un successo, ha visto il suo ultimo film finire praticamente direttamente in DVD. Il che è molto indicativo per quando riguarda il vasto problema presente nel settore, visto che le hanno dato solo Cappuccetto Rosso e le hanno poi levato ogni futura possibilità. Ad un regista maschio vengono concesse molte più possibilità.
Kris : Sì, questo è vero. E’ una cosa alla quale le donne vanno incontro, è necessario perseverare. E’ una cosa che abbiamo sempre fatto. Devi sempre fare qualcosa che sia necessariamente buono. Se sei una donna e fai qualcosa ti brutto o di stupido non ti verrà concessa una ulteriore possibilità. E’ da pazzi.

D :Un sacco di giovani attrici al giorno d’oggi deve combattere contro il fatto di venire etichettate come femministe. Sembra essere una cosa generazionale, la generazione più anziana considera il termine in base alla sua definizione, la parità tra uomini e donne, a differenza la generazione più giovane per qualche motivo lo vede in modo esattamente opposto.

Kris :
So cosa vuoi dire. Ed è una situazione piuttosto strana, vero? Del tipo, che stai dicendo? Non credi nella parità tra uomini e donne? Penso sia una risposta esageratamente aggressiva. Ci sono un sacco di donne che si sentono perseguitate e vanno avanti in questo modo, ed io in questo caso sono del tipo "Onestamente, dovresti semplicemente rilassarti, perché attualmente stai andando nella direzione opposta." A volte, la voce più forte nella stanza non è necessariamente quella che dovresti ascoltare. Per nostra natura, dovresti restartene da solo e riflettere su quello che vorresti dire e magari dirlo, ma senza urlare in faccia alla gente, perché in quel caso ti starai screditando.

In base alla mia esperienza la gente ti dirà “Se vuoi fare del cinema in quanto donna, devi essere una stronza”. No, in questo modo rovinerai ogni possibilità che hai e minerai la tua credibilità. Come la sovracompensazione verso cui va la nostra generazione. "Relax", perché è stato più facile per noi, e perché non abbiamo così tanta rabbia, per cui potrebbe sembrare che non sappiamo andare oltre, il che sarebbe molto imbarazzante. Ma detto ciò, è incredibilmente ridicolo asserire di non essere femministe.


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