Kristen Stewart presente oggi alla sfilata di Chanel a Parigi, è stata intervistata da WWD con i quali ha parlato del suo imminente film "Sils Maria"
La Stewart è stata affiancata dal regista francese Olivier Assayas, con il quale si prepara a girare "Sils Maria", un dramma - come la fortuna vuole - nel mondo del teatro.
"Interpreto un assistente personale di un'attrice. Ci vogliono due persone molto particolari per far funzionare questo rapporto-una che serve l’altra - perché Juliette Binoche interpreta l’attriche che io assisto, e lei è una delle donne più potenti, credo che abbia mai visto in un film, " ha detto la star di "Twilight".
Notando che il suo personaggio non è un sempliciotto, la Stewart ha detto che dovrebbe mantenersi bassa rispetto alla premio Oscar Binoche. "Io cercherò disperatamente di non essere schiacciata da una donna come lei, e non sara 'una cosa facile", ha detto con una risata nervosa.
"Interpreto un assistente personale di un'attrice. Ci vogliono due persone molto particolari per far funzionare questo rapporto-una che serve l’altra - perché Juliette Binoche interpreta l’attriche che io assisto, e lei è una delle donne più potenti, credo che abbia mai visto in un film, " ha detto la star di "Twilight".
Notando che il suo personaggio non è un sempliciotto, la Stewart ha detto che dovrebbe mantenersi bassa rispetto alla premio Oscar Binoche. "Io cercherò disperatamente di non essere schiacciata da una donna come lei, e non sara 'una cosa facile", ha detto con una risata nervosa.
Assayas ha detto di aver scritto il film basato sulla Binoche, con la quale ha già lavorato sul suo film del 2008 “Summer Hours.”
"Volevo fare una sorta di ritratto di un'attrice sui 40, e ho pensato che sarebbe stato più interessante ambientarlo in teatro, perché si libera dei vincoli materiali del cinema", ha spiegato. "Si tratta di quella linea molto sottile tra realtà e immaginazione – gli attori sono sempre nel mezzo."
"Volevo fare una sorta di ritratto di un'attrice sui 40, e ho pensato che sarebbe stato più interessante ambientarlo in teatro, perché si libera dei vincoli materiali del cinema", ha spiegato. "Si tratta di quella linea molto sottile tra realtà e immaginazione – gli attori sono sempre nel mezzo."
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